La Mindfulness è la capacità umana di essere pienamente presenti a sé stessi, consapevoli di dove siamo e di quello che stiamo facendo. Significa essere consapevoli e pienamente presenti in ciò che sta accadendo in questo momento, calandosi nell’istante presente, senza giudizio. Infatti il nome inglese “mindfulness” deriva dalla parola “Sati”, termine in lingua Pali che significa “consapevolezza” o “attenzione presente e attiva”.

Questo tipo di consapevolezza è una qualità che ognuno di noi possiede già, non si deve imparare la consapevolezza ma semplicemente si deve imparare ad accedervi.  Sebbene sia una capacità innata, tendiamo a non utilizzarla mai e poche persone sono in grado di metterla in pratica nella quotidianità.

Si tende a vivere la maggior parte del tempo con una sorta di “pilota automatico” inserito; il nostro corpo è presente e agisce ma la mente non c’è, è altrove, impegnata in pensieri su azioni, sensazioni o emozioni future o passate e non è concentrata su quello che stiamo facendo in quel preciso momento presente. Tendiamo a vivere come se si dovesse completare un lungo elenco di compiti durante la giornata per arrivare alla sera stanchi e svuotati da tutto questo “fare”. I ritmi di vita quotidiani sempre più frenetici, la richiesta di eseguire più compiti simultaneamente (multitasking), la pressione degli impegni famigliari obbligati da assolvere ci allontanano dalla pratica della consapevolezza perché tendono a spostare la nostra attenzione verso le cose che dobbiamo ancora completare piuttosto che sul processo che stiamo svolgendo qui e ora. Questa modalità di agire genera elevati livelli di stress e ansia che dovrebbero essere bilanciati dalla pratica di attività di relax rigeneranti. Quello che accade però, è che al posto di cercare relax con attività che fanno bene alla salute e rigenerano (ascoltare musica, fare un bagno caldo, fare sport etc..), molto spesso si tende a sfogare tutto lo stress e l’ansia accumulati durante il giorno praticando attività automatiche che annullano la consapevolezza (guardare la tv, stare sui social, sfogarsi col cibo etc..) alimentando sempre più la frattura che si è venuta a  creare tra ciò che il nostro corpo sta facendo e la nostra presenza in esso. Il risultato di tutto spesso si traduce in un senso di infelicità, di stanchezza e insoddisfazione.
Per rompere questo circolo vizioso è necessario un cambiamento delle abitudini che permetta di ritornare ad essere presenti in ciò si sta facendo qui e ora.

La pratica della consapevolezza nella mindfulness si allena attraverso varie tecniche che possono essere suddivise in due tipologie: la pratica formale e la pratica informale. La pratica della mindfulness formale richiede di ritagliarsi del tempo ogni giorno da dedicare alla meditazione, in silenzio,prestando attenzione alla respirazione, ai sensi, alle emozioni, ai suoni… La pratica informale invece consiste nel prendere coscienza della vita di ogni giorno, prestando attenzione alle attività quotidiane come mangiare, camminare, fare una doccia, guidare, sbrigare le faccende domestiche etc…

In questa seconda tipologia può inscriversi la pratica ad approccio metacognitivo di Pilates Fisios metodo Silvia Raneri® la quale richiede al paziente di fermarsi ad ascoltare il proprio corpo, percepire la propria postura, le tensioni muscolari facendo “pause di consapevolezza corporea” nel proprio quotidiano. Queste “pause” non sono intese come momenti di immobilità ed ascolto ma come intermezzi consapevoli di ascolto del proprio corpo durante lo svolgimento delle varie attività quotidiane. Al paziente è richiesto poi di comparare le percezioni con quelle funzionalmente efficienti insegnate dal terapista e sperimentate dal lui stesso nella seduta riabilitativa; nel caso siano differenti, il paziente sarà in grado di apportare autonomamente quelle correzioni posturali o motorie per recuperare la stessa qualità del movimento o della postura più efficiente come insegnategli dal terapista.

Questa pratica ha lo scopo di favorire, attraverso la percezione consapevole e la ripetizione quotidiana, la sostituzione delle tendenze posturali e/o schemi motori disfunzionali abituali del paziente con atteggiamenti posturali e/o schemi di movimento automatizzati funzionalmente più efficienti.

Prendere consapevolezza della propria postura, della qualità dei propri movimenti implica il focalizzare l’attenzione sul proprio corpo, sulle proprie sensazioni corporee, percepire se ci sono tensioni e dove, se alcuni movimenti provocano dolore etc.. Questo ascolto fine e selettivo permette al paziente di imparare anche ad essere presente a sè stesso nel qui e ora attraverso la percezione di ciò che accade nel proprio corpo.

Possiamo dire quindi, che un ulteriore effetto dell’approccio metacognitivo  di Pilates Fisios metodo Silvia Raneri® sia quello di stimolare e favorire lo sviluppo della mindfulness nella vita dei pazienti attraverso l’insegnamento ad una maggior presenza e consapevolezza del proprio corpo durante la pratica delle normali attività quotidiane.

Questo approccio, oltre ad esprimersi nel miglioramento delle capacità motorie e nella correzione posturale del paziente va ad agire anche sul piano cognitivo e psichico stimolando capacità come l’attenzione e la concentrazione e favorendo la gestione dello stress, delle emozioni negative e del dolore.

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